UNA COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Arricchente e stimolante è stato l'incontro con i ragazzi della Montale, Scuola Secondaria di Primo grado del nostro Istituto Comprensivo e con le loro insegnanti: le Professoresse Enza Verzì e Maria La Cara.
La collega Verzì, infatti, ha avuto modo di vedere su questo Blog che, come loro, avevamo lavorato sul ritratto e quindi ci ha gentilmente invitati a vedere la mostra dei bellissimi e grandissimi ritratti che avevano realizzato i suoi alunni e ci ha proposto di farne uno insieme.
Non ci siamo fatti scappare l'occasione e così, il 20 maggio, siamo andati a trovarli nella loro Scuola di via Verdi. Abbiamo realizzato per loro dei simpatici segnalibri con il nostro autoritratto e una frase su di noi, abbiamo portato i nostri astucci e, dopo aver ammirato i loro capolavori, ci siamo messi all'opera ...  ma chi ritrarre???
Ma certo ... la maestra Marina!!!
Ero davvero un po' imbarazzata per questo lavoro piuttosto "autoreferenziale" ... ma ho acconsentito!!! Il risultato è stato sorprendente e l'esperienza senz'altro molto positiva per tutti!

La prof. Verzì mostra i ritratti fatti dai suoi alunni, spiegando come li hanno realizzati
La parete dell'anfiteatro della Scuola Montale dove è stata allestita la Mostra
I bambini della Scuola Primaria al lavoro


ECCO L'OPERA FINALE REALIZZATA :



NON C'E' CHE DIRE!!! LA SOMIGLIANZA E' EVIDENTE'!!! 
BRAVISSIMI!!!


UNA PERSONALE RIFLESSIONE



“L’esperienza vissuta in questa occasione mi ha fatto riflettere su quanto sarebbe proficuo, in senso bidirezionale, organizzare durante l’anno scolastico dei momenti di incontro tra gli alunni dei diversi ordini di scuola dello stesso Istituto Comprensivo, per affermare e consolidare nei fatti, una vera e propria “cultura” della continuità.
Credo che l’azione del docente debba essere giocata all’interno di un percorso evolutivo dell’alunno e che, pertanto, debba prevedere continui collegamenti tra un “prima e un dopo”, attraverso la realizzazione di attività comuni e collegiali. Predisporre progetti in partnership che favoriscono l’incontro fra gli alunni delle classi-ponte e non solo, è infatti una buona pratica che può concretizzarsi in attività di Peer Education con alta valenza educativa.
La strategia educativa tra pari, infatti, è di tipo trasversale e potenzia la dimensione sociale dell’apprendimento, attivando un approccio costruzionistico dell’attività didattica degli insegnanti e, al contempo, un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di competenze e di esperienze tra gli alunni di diversa età.
In questo modo, quest’ultimi divengono i veri protagonisti del proprio sapere e del proprio processo formativo e hanno l’occasione di partecipare in modo più attivo e consapevole allo scambio comunicativo che deriva dal lavoro da svolgere”.




Mi piacerebbe quindi, anche in futuro, programmare incontri di questo tipo e spero ancora di poter collaborare con la collega Verzì ed anche con altre insegnanti, sia della Scuola Secondaria di primo grado che della Scuola dell'Infanzia.

Un secondo desiderio è quello di conoscere esperienze simili, svolte in altre scuole e per questo chiedo a tutti i visitatori che ne avessero voglia, di commentare questo post, raccontando ciò che hanno fatto e proposto ai loro studenti. 


Sarebbe interessantissimo il confronto per me e per tutti i lettori del blog!





2 commenti:

  1. Eccomi a commentare! L'incontro con i bimbi della primaria è stato emozionante e ha dato ancora maggior spessore al progetto, erano tutti attenti e partecipi. L'idea di un lavoro sul ritratto in grande formato mi era venuta da qualche tempo guardando le immagini magnifiche di Avedon, un grandissimo fotografo. Quando è arrivata l'insegnante di potenziamento ho capito che davvero potevamo realizzare qualcosa di bello. Ho redatto il progetto e abbiamo subito iniziato con alcuni ragazzi delle seconde e delle terze, a piccoli gruppi. Abbiamo realizzato prima le fotografie, luce naturale. Poi le abbiamo scaricate sul computer e proiettate sul muro dove avevamo attaccato un grande foglio 100 x 70 cm. Si inizia con il tracciare le linee principali con la matita e successivamente si lavora con le ombre, utilizzando i gessetti, scurendo via via. Essendo un lavoro autobiografico mi è sembrato interessante completare con uno sfondo realizzato a collage: disegni, scritte, pagine di quaderno, immagini proposte dal ragazzo. Infine abbiamo smorzato i colori dello sfondo con dell'acrilico bianco molto diluito e fissato con della lacca per capelli. I genitori hanno ritirato il lavoro incorniciato con grande commozione: la soddisfazione più grande è stata vedere i loro occhi pieni di meraviglia... un saluto e grazie. Enza Verzì.

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  2. Ciao Enza, grazie per il commento, credo sia utilissimo conoscere il tuo percorso, sapere come ti è venuta l'idea e come l'avete realizzata!
    Inoltre direi che ciò che racconti ha grande valenza, innanzitutto per la proposta didattica in sé, ma anche perchè è un ottimo esempio di collaborazione con l'insegnante di potenziamento, infatti proprio di "potenziamento" si è trattato. Talvolta a noi insegnanti vengono in mente idee grandiose, ma poi ci scontriamo con la dura realtà di classi numerose e di tempi ristretti che non ci permettono di attuare ciò che vorremmo. Ancora complimenti quindi, a te e alla collega Maria, per l'intesa professionale proficua che siete riuscite a costruire. Ed ora mi auguro che altre insegnanti abbiano voglia di raccontare le loro esperienze come hai fatto tu. Questo vorrebbe essere il vero senso del mio blog: un luogo virtuale di incontro, dove condividere, confrontarsi e ... contaminarsi!!! Un abbraccio!

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Mi interessano i tuoi suggerimenti, i tuoi consigli, il tuo parere. Attendo il tuo commento e ti ringrazio!
Marina

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